Cenni biografici
Uber Coppelli nasce a Modena il 22 ottobre 1919.
Si diploma all’Istituto d’Arte “A. Venturi” nel 1937. Nel 1947 inizia una serie di soggiorni di studio a Parigi e in seguito a Venezia. Il 13 ottobre 1952 sposa Raffaella Bertani e si trasferisce a Stiolo, luogo a cui si lega profondamente. Tra il 1958 e il 1960 insegna alla “Scuola di Nudo” dell’Istituto “Venturi”. Nel 1979 Uber e Raffaella vendono la casa di Stiolo e si trasferiscono a Modena: sono anni difficili per Uber che smette di dipingere. Nel 1984, riacquistata Villa Bertani, ritrova gradatamente la propria serenità. Muore a Modena il 5 luglio 2000. Per sua volontà è sepolto nel prato del piccolo cimitero di Stiolo.
Dopo la morte di Uber, seguendo il suo volere, la moglie Raffaella dona al Comune dipinti e disegni del marito dalla sua collezione personale, fotografie che lo ritraggono al lavoro, cavalletti, colori e pennelli, oltre a numerosi oggetti che troviamo rappresentati nelle nature morte, oggetti che oggi fanno parte della collezione del Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale.
Nel 2003 i dipinti trovano una collocazione permanente in due sale al piano nobile della Rocca Estense, oggi chiuse per lavori.
La mostra
A cento anni dalla nascita di Uber, vogliamo ricordarlo con un’esposizione delle sue opere e di alcuni materiali inediti. Il percorso ripercorre solo alcuni dei soggetti cari a Uber; altri, come i soggetti sacri, i ritratti e le composizioni di figura, saranno oggetto di approfondimenti futuri.
Per descrivere la pittura di Uber ci siamo affidati alle parole di Raffaella che, tra Natale 1995 e Pasqua 1996, scrive la biografia del marito in un manoscritto di oltre trecento pagine che completa con centinaia di fotografie. Nello scrivere si rivolge a un amico di famiglia, ma, leggendo le sue parole, è come se parlasse ad ognuno di noi.