Dopo un lungo periodo di attesa, a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria, è oggi possibile visitare il percorso espositivo all’interno del Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale, dal titolo ComposTiAmo. Storie di organici ricicli. L’idea di un focus in sinergia con la collezione permanente, sorge ad autunno dell’anno scorso in un percorso di sensibilizzazione dedicato al tema del riciclo dell’organico, nato dal Comune di San Martino in Rio insieme al Museo e con l’aiuto e sostegno di Iren. L’esposizione, visibile dal 9 maggio al 27 giugno, è suddivisa in cinque tematiche e affronta il concetto della sostenibilità, dello spreco e del riciclo attraverso il confronto tra la vita di ieri e quella di oggi.
Nella prima sala, nella sezione dedicata al mondo dell’agricoltura e del lavoro nei campi, si concentra il tema dell’ Economia circolare e di come il mondo contadino apportasse questa importante pratica ben prima della nascita del termine stesso.
Nella seconda e terza sala un raffronto tra la cucina di oggi e quella di allora. Il cibo era il risultato di un costante impegno, di un duro e lungo lavoro, e questo donava a ciò che arrivava sulla tavola un valore differente. Lo scarto non era inteso come tale, ma ogni avanzo si trasformava e diventava una nuova risorsa.
A seguire, l’organico nella veste di fibra tessile. Dopo quello petrolifero, il mondo dell’abbigliamento è il secondo settore più inquinante al mondo e il riciclo dei tessuti e vestiti può essere una buona soluzione e pratica da reintrodurre. Qui prende spazio anche l’analisi della canapa, una delle fibre meno dannose per l’ambiente, ampiamente coltivata nelle nostre zone fino a metà del secolo scorso e che oggi sta tornando ad interessare numerosi produttori grazie alle sue proprietà e alla sua versatilità.
L’ultima sezione è dedicata all’antenato del compost. La pratica della trasformazione dello scarto alimentare ed organico, è sempre stata ben presente nella tradizione casalinga e contadina, ma aveva semplicemente un altro nome: la trusera.
Un focus, uno dei primi a livello nazionale, nato per raccontare la storia e le storie della tradizione contadina nella gestione del rifiuto organico, alla ricerca delle buone pratiche di un tempo andato. Un viaggio attraverso le testimonianze materiali, fotografiche e orali del nostro passato e del nostro presente.
Il percorso è visitabile tutti i giorni unicamente su prenotazione.
L’ingresso non ha costi aggiuntivi, ma è compreso nel prezzo del biglietto del museo.