Fiori
Tra gli insegnamenti impartiti ad Uber dal suo maestro, il prof. Zelindo Bonacini, ricordiamo questo:
dipingere dei fiori tra un ritratto e l’altro. Vien fatto di chiedersi che rapporto può esserci tra un ritratto e dei fiori? Ma Uber, che ha sempre seguito questo consiglio, dice che: il dipingere delle zinnie, degli astri, delle margherite o qualunque altro fiore, vuol dire per lui, per un pittore, per un colorista, tenere vivo il senso del colore.”
Raffaella Bertani, Manoscritto, 1996
In inverno, uno può desiderare di avere, nel proprio salotto, un quadro con fiori; non sarà accontentato, dovrà aspettare, perchè Uber li dipingerà in estate. E’ dall’anno scorso che i suoi vecchi clienti hanno scritto il loro nome su delle belle tele, e di una certa misura, perchè Uber si ricordi di loro quando farà i fiori, ma li avranno soltanto dopo la primavera. Questo perchè Uber dipinge soltanto dal vero. Dice che non riesce ad inventare niente; ma non è vero, la verità è che se non ha un modello davanti, sia di figura che natura morta o paesaggio, non si diverte, lui prova interesse nel trasmettere ciò che vede sulla tela, anche se in maniera tutta sua alquanto personale. Con la sua fantasia aggiunge poi alla composizione, luce e tanta passione da trasmetterla anche a chi porta a casa il quadro.
Raffaella Bertani, Manoscritto, 1996