sezione 11 La vita del bambino

I putèin andavano fino ai 5 anni, da 6 anni un bambino poteva già essere messo a fare qualcosa: “l’era bèle un ragasōl”, a 11 anni era ormai grande, “l’era un ragàs”. Mio padre, quando è andato a fare il contratto dal contadino ha detto: “Ecco, “cost chè l’è al mè ragàs”, te lo do per un anno, mi dai un quintale di grano, un carro di legna e una damigiana di vino”. Avevo 11 anni.

Ivo Iori, 1998 

Io andavo a scuola e ho perso un anno per andare a lavorare e guadagnare i soldi per mangiare. Eravamo neri neri di miseria allora la mamma, che era rimasta vedova, mi ha detto: “Senti, se vai a scuola qui non si mangia”, allore ho perso la terza classe e sono stata a casa. Andavo a fare la treccia dalla Procide, si lavorava fino a mezzanotte. Al mattino ci alzavamo anche alle quattro o alle cinque, andavamo al forno a prendere mezzo panino all’olio, quello lì era la nostra colazione e ci sembrava di mangiare chissà cosa e poi dopo via a lavorare.

Danira Corradini, 2000 

Questo spazio è dedicato alle attività di laboratorio con le scuole. Allestito con giocattoli, abbigliamento infantile, abbecedari, banchi e materiale scolastico, presenta alcuni aspetti della vita dei bambini nell’Ottocento e nel primo Novecento.

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