Sezione 6 Uomo e simbolo – ciclo della vita

Ogni gruppo umano esprime una particolare attenzione ai momenti fondamentali della vita (nascita, matrimonio, morte) predisponendo azioni simboliche e rituali realizzati al fine di dare rilevanza sociale all’avvenimento, accompagnare l’individuo al passaggio da uno stato all’altro, trasmettere e riconfermare la tradizione, rassicurare e proteggere il singolo e il gruppo dai rischi e dalle possibili crisi che ogni passaggio può comportare.

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Nascere, sposarsi, morire

Nascita
  • La donna incinta non doveva indossare collane né passare sotto la briglia del cavallo o sotto corde per timore che il bambino potesse nascere con il cordone ombelicale avvolto al collo.
  • Il neonato veniva difeso dal malocchio e dalla sfortuna con nastri rossi legati alla culla oppure con indumenti di colore rosso.
  • Durante la prima infanzia era protetto da medagliette  e “Abitini” o Pazienze” indossati sotto i vestiti.
 Fidanzamento e matrimonio
  •  Le ragazze da marito come pronostico d’amore mettevano tre noci sotto il cuscino pronunciando la frase: “Fammi sognar dormendo chi sposerò vivendo“.
  • Il fidanzato portava in dono alla futura sposa un bastone tornito usato per iniziare i gomitoli “Canòun”.
  • La sposa, sulla soglia della nuova casa, poteva trovare una scopa posta trasversalmente dalla suocera. Dal suo comportamento la donna più anziana avrebbe dedotto le sue qualità di moglie.
  • La prima notte di nozze nella stanza degli sposi la candela rimaneva accesa perché si credeva che il primo dei due che avesse spento la luce sarebbe stato il primo a morire.
Morte
  • Il 2 novembre si portavano sulla tomba il lume, i fiori e la fotografia del defunto che in seguito si  esponeva sulle pareti di casa.
  • Esternamente il lutto si evidenziava indossando abiti, veli, bottoni, fasce o gioielli  neri.

 

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